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CVTS 2025: Ricerca e innovazione in computer vision si incontrano a Trento

29 Maggio 2025

Un momento di confronto tra ricercatori, università e aziende sulle frontiere della visione artificiale, con oltre 90 partecipanti riuniti alla Fondazione Bruno Kessler.

Si è tenuto il 29 maggio 2025, presso la sede di Povo della Fondazione Bruno Kessler (FBK), il Computer Vision Trento Symposium (CVTS), giunto alla sua seconda edizione. La giornata, interamente dedicata alla computer vision, è stata organizzata congiuntamente dall’unità Technologies of Vision (TeV), guidata da Fabio Poiesi, e dal gruppo di ricerca Multimedia and Human Understanding del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento, coordinato dal professore assistente Massimiliano Mancini.

L’evento ha riunito circa 100 partecipanti tra ricercatori, dottorandi, studenti e professionisti provenienti da università, centri di ricerca e aziende del settore, con l’obiettivo di creare un’occasione di confronto e dialogo su alcune delle più recenti innovazioni nel campo della visione artificiale. Focus di questa edizione della conferenza è stato l’approfondimento dei 17 lavori che saranno presto presentati alla prestigiosa IEEE/CVF Conference on Computer Vision and Pattern Recognition (CVPR), una delle conferenze internazionali più rilevanti nel settore. 

«Questo Symposium nasce dal desiderio di creare uno spazio di condivisione e confronto all’interno della comunità italiana della computer vision, mantenendo un alto livello scientifico in un contesto accessibile e collaborativo» commenta Fabio Poiesi, responsabile dell’unità TeV di FBK e promotore dell’iniziativa. «Siamo felici di vedere come questa idea stia prendendo forma e stia suscitando sempre più interesse. In particolare, quest’anno siamo riusciti a coinvolgere 17 contributi scientifici di altissimo livello provenienti dalle università di Trento, dalla Technische Universität Wien, dalla Libera Università di Bolzano, dalla Ulm University oltre che da FBK. In concomitanza con la poster session, abbiamo allestito uno spazio dedicato a demo interattive, coinvolgendo aziende del settore con progetti altamente innovativi. Un’iniziativa che sottolinea l’importanza del trasferimento tecnologico accanto al contributo scientifico: un ponte fondamentale tra ricerca e applicazioni reali».

Durante la giornata si sono alternati interventi su argomenti di frontiera: dalla comprensione 3D delle scene, alle architetture neurali per il few-shot learning, dai modelli generativi per la sintesi video, fino a nuovi metodi per la navigazione robotica, passando per riflessioni sul futuro delle vision-language models. I lavori presentati riflettono l’alto livello di competitività dei gruppi italiani nel panorama della computer vision internazionale. 

Il programma è stato arricchito dalla keynote del Prof. Lamberto Ballan dell’Università di Padova, dal titolo “From context-aware motion prediction to embodied visual navigation”. Durante l’intervento, Ballan ha presentato un’ampia panoramica su recenti sviluppi nell’ambito dell’Embodied AI, con particolare attenzione a modelli in grado di prevedere il movimento umano in modo contestuale e socialmente consapevole, oltre che di navigare ambienti in modo autonomo e visivamente guidato.

Oltre agli interventi orali e alla sessione poster, l’evento ha offerto preziosi momenti di confronto diretto con la comunità, grazie a sessioni di Q&A e a una serie di dimostrazioni dal vivo. Tra queste, Arcoda (arcoda.it) ha portato le proprie soluzioni di realtà estesa applicate al lavoro sul campo delle utility. Utilizzando visori e smartphone, la loro demo ha mostrato come sia possibile elaborare e visualizzare dati geospaziali in 2D e 3D sovrapposti agli elementi reali delle reti di distribuzione, rendendo evidente l’efficacia dell’integrazione tra dati digitali e ambiente fisico. Anche Qualyco (qualyco.com) ha contribuito al programma con una dimostrazione dedicata al monitoraggio della qualità nei processi industriali: attraverso l’uso di sistemi di visione artificiale e algoritmi intelligenti, la loro tecnologia ha mostrato come sia possibile eseguire controlli in linea in modo efficiente e automatizzato, migliorando l’affidabilità produttiva. Il gruppo TeV di FBK ha invece presentato una dimostrazione di manipolazione robotica guidata dalla visione:un robot in grado di interpretare la disposizione degli oggetti in scenari complessi e disordinati e, a partire da un semplice comando in linguaggio naturale in grado di riconoscere l’oggetto richiesto, gestire la presenza di ostacoli e afferrare con precisione.

L’evento è stato organizzato con il supporto dei progetti AgileHand e FAIR (Future AI Research) e con il supporto di ELLIS Trento.

Grazie alla partecipazione attiva dei presenti e alla qualità dei contenuti, il CVTS si conferma un appuntamento di riferimento per chi lavora e fa ricerca in computer vision. Il successo dell’edizione 2025 lascia intravedere una prospettiva ancora più ambiziosa per le future edizioni, sempre con l’obiettivo di stimolare la crescita della comunità e favorire nuove collaborazioni.

 


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