Pandemia e incertezza aumentata: quali effetti sulla fecondità?
Il centro di ricerca FBK-IRVAPP ha ospitato un seminario di approfondimento sul tema con Raffaele GUETTO, ricercatore presso l'Università di Firenze, che ha descritto come le narrative veicolate dai media influiscano in modo significativo sugli immaginari e sulle decisioni riproduttive, cambiando gli scenari demografici
Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri lunedì 14 dicembre 2020 ha presentato i risultati del rapporto di ricerca sulle conseguenze prodotte dalla crisi epidemiologica sulle nascite, sulla realizzazione dei progetti di vita da parte dei giovani e sulla condizione di benessere delle famiglie con bambini e adolescenti. Il rapporto è stato curato dal gruppo di esperti su demografia e COVID-19, istituito dalla Ministra Elena Bonetti nel mese di aprile 2020 e coordinato dal prof. Alessandro Rosina. Si tratta del primo prodotto pubblico del lavoro svolto, reso disponibile assieme a continui aggiornamenti attraverso dati, resoconti delle ricerche in corso, risultati acquisiti.
“La demografia – ha spiegato Alessandro Rosina, professore ordinario di demografia e statistica sociale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e coordinatore del Gruppo di Ricerca – è uno dei principali ambiti colpiti dalla pandemia, sia per l’effetto diretto sull’aumento della mortalità, sia per le conseguenze indirette sui progetti di vita delle persone. Inoltre, come ben noto, la situazione del nostro Paese risultava su questo fronte già da molto tempo particolarmente fragile e problematica. Il maggior invecchiamento della popolazione ci ha resi maggiormente esposti alla letalità del virus. I fragili percorsi formativi e professionali dei giovani in Italia (soprattutto se provenienti da famiglie con medio-basso status sociale), i limiti della conciliazione tra vita e lavoro (soprattutto sul lato femminile), l’alta incidenza della povertà per le famiglie con figli (soprattutto oltre il secondo), con il contraccolpo della crisi sanitaria rischiano di indebolire ancor di più la scelta di formare una propria famiglia o di avere un (altro) figlio. Anche l’aumentato del senso di incertezza va in tale direzione. Da un lato, i livelli ante Covid-19 su questo insieme di indicatori non possono essere considerati una normalità positiva a cui tornare. D’altro lato le conseguenze dell’impatto della crisi sanitaria non sono scontate e potrebbero portare – come già accaduto con la recessione del 2008-13 – ad un adattamento al ribasso, andando così ad accentuare in modo insanabile squilibri demografici incompatibili con uno sviluppo futuro solido del nostro Paese”.
Negli stessi giorni, il centro di ricerca FBK-IRVAPP ha ospitato Raffaele Guetto (Ph.D. in Sociology and Social Research, tenure-track Assistant Professor of Demography at the University of Florence), che ha esposto, a partire da evidenze quantitative, un quadro articolato dei determinanti dei cambiamenti di comportamento riguardanti la decisione di costruire progetti di vita in Italia, osservati sotto la lente deformante della pandemia da Covid19. In particolare, ha messo in luce il ruolo dei media e il potere delle narrative configurate che esercitano una enorme influenza sulle decisioni private e sull’andamento demografico del Paese. In allegato la sua presentazione.
Abstract: The generalized and relatively homogeneous fertility decline across European countries in the aftermath of the Great Recession poses serious challenges to our knowledge of contemporary low fertility patterns. The rise of economic uncertainty has often been identified, in the sociological and demographic literatures, as the main cause of this state of affair. The forces of uncertainty have been traditionally operationalized through objective indicators of individuals’ actual and past labor market situation – the “shadow of the past”. However, uncertainty primarily means a lack of clarity about future prospects. Rising uncertainty in contemporary societies, thus, necessitates an analytical framework that acknowledges the influence of the future in the fertility decision-making process. Based on the Narrative Framework, we argue that personal narratives of the future, and their constitutive elements of expectations and imaginaries – the “shadow of the future” – represent crucial drivers of fertility intentions under conditions of uncertainty. Our arguments are tested empirically by exploiting the exogenous uncertainty shock provided by the COVID-19 pandemic, and unique data we collected during the Italian lockdown. Results suggest that, because of COVID-induced uncertainty, subjective perceptions and personal narratives of the future – also shaped by media-channeled narratives – gain the upper hand over the shadow of the past in influencing fertility intentions. In addition, we provide evidence of a causal impact of narratives of the future on fertility intentions through an online experiment simulating a “real” exposition of the respondents to a new media narrative on the expected length of the emergency.