
Al via la riqualificazione del Centro Servizi Culturali Santa Chiara a Trento: FBK protagonista con InCUBE
FBK porta avanti un importante progetto europeo in ambito edilizio, volto a garantire attività innovative in termini di efficientamento energetico, integrazione di fonti rinnovabili e modelli/strumenti per la digitalizzazione.
Il progetto InCUBE prevede di supportare la riqualificazione energetica degli edifici attraverso processi standardizzati e integrati all’avanguardia basati su 4 pilastri chiave dell’innovazione: (I) industrializzazione (soluzioni di produzione off-site, compreso l’uso di robot), (II) nuove tecnologie di produzione e stoccaggio di energia da fonti rinnovabili, nonché prodotti e materiali rispettosi dell’ambiente, (III) digitalizzazione (Digital Twins dinamici di prodotti ed edifici), (IV) nuovi operatori di mercato, organizzati secondo nuovi modelli di business.
A Trento, il quartiere Santa Chiara rappresenta uno dei 3 siti dimostratori europei, supportato oltre che dal Comune di Trento anche da FBK (con i centri Sustainable Energy – Area Sustainable Territories e Digital Industry – Unità 3DOM e DSIP) e da altre aziende innovative nell’ambito edilizio, energetico e digitale.
“Dopo una lunga fase progettuale e di bando gara, i lavori presso il Centro Servizi Culturali Santa Chiara sono stati avviati nel Febbraio 2025 con il montaggio della gru e dei ponteggi”, sottolinea Diego Viesi, Senior Researcher & Advisor dell’Area Sustainable Territories. “Grazie anche al contributo di FBK con InCUBE, il complesso edilizio avrà un nuovo tetto coibentato, l’integrazione di fonti rinnovabili quali un nuovo impianto a pompa di calore geotermica (condiviso con l’ex-mensa) e un nuovo impianto a tegole fotovoltaiche (sulla copertura del Palabocchi), sensori per il monitoraggio della qualità dell’ambiente indoor (temperatura, umidità, CO2) e sensori per il monitoraggio energetico (consumi e produzioni). Inoltre, durante i lavori di riqualificazione saranno sperimentate soluzioni innovative per il monitoraggio della sicurezza in cantiere e degli impatti ambientali.”
“Negli ultimi 4 anni, mediante l’Area Sustainable Territories, il Centro Sustainable Energy è stato particolarmente attivo nel coinvolgimento di molteplici territori e attori del contesto Trentino”, prosegue Viesi. “Infatti, sono stati acquisiti 9 progetti europei con dimostratori locali, per una ricaduta diretta nella sola Provincia di Trento di circa 10 milioni di euro in svariati ambiti: (I) edilizia con InCUBE (Trento), (II) industria con FLEXIndustries (Rovereto), USES4HEAT (Riva del Garda) e LEONARDO (Storo, in avvio a Settembre 2025), (III) comunità energetiche con ECOEMPOWER (Trentino), COMMUNITAS (Valle di Primiero) e CELINE (Alpe Cimbra), (IV) cambiamento climatico con NEVERMORE (Trentino), (V) idrogeno con AMETHYST (Trentino).”
Il contesto
La città di Trento sta affrontando un periodo di grandi trasformazioni urbanistiche, tra bypass ferroviario e molteplici progettualità PNRR. Un percorso di intensa rigenerazione urbana è stato avviato dal Comune di Trento già dai primi anni 2000, assieme alla Provincia di Trento e alla finanza locale. È proprio in questo periodo che è stata avviata la rigenerazione del quartiere Santa Chiara, limitrofo a Piazza Fiera. Nonostante la centralità, a partire dagli anni ’80 il quartiere ha perso importanza ed è stato progressivamente abbandonato poiché le funzioni che vi trovavano sede sono state trasferite in altre aree della città (Scuole Crispi, Casa di Riposo, Chiesetta del Redentore). Contemporaneamente, il cosiddetto “Buco Tosolini” rimaneva come un ingombrante vuoto privo di funzionalità. Sicuramente un contrasto stridente rispetto alla turistica Piazza Fiera e ad alcuni servizi limitrofi di grande valore pubblico e fondamentali per la città quali ad esempio l’Auditorium Santa Chiara, il Teatro Cuminetti, il Palazzetto dello Sport Palabocchi e il parco pubblico, uno dei principali e più frequentati parchi urbani.
Il percorso di riqualificazione del quartiere Santa Chiara è iniziato con gli interventi per le Scuole Crispi, un investimento di 27 milioni di euro nel periodo 2001-2014 per l’ampliamento del comparto scolastico, l’insediamento delle scuole musicali e del Conservatorio e nuove realizzazioni quali auditorium, palestra e mensa.
Un ulteriore momento di svolta è avvenuto nel 2016 con il “Bando Periferie”, un finanziamento nazionale di 18 milioni di euro che ha permesso di attivare una serie di ulteriori cantieri, alcuni conclusi e altri in fase di realizzazione (fino al 2026), che circondano il Parco Santa Chiara. Tra questi interventi pubblici abbiamo (I) la ristrutturazione dell’ex-casa di riposo che diventerà la nuova sede degli uffici tecnici comunali, (II) il recupero dell’ex-mensa per realizzare la nuova sede degli Ingegneri e degli Architetti, l’Urban Center e il centro giovani, (III) la ristrutturazione dell’edificio ex-sede degli uffici della Civica di Trento, (IV) il restauro della Chiesetta del Redentore, (V) la riqualificazione degli spazi aperti e del tessuto connettivo del comparto Santa Chiara. Si aggiunge poi un importante investimento privato nell’area del “Buco Tosolini” per la realizzazione del Complesso Habitat (ulteriori 23 milioni di euro come importo iniziale).
L’ultimo passo è avvenuto mediante il nuovo progetto di riqualificazione dell’Ex Facoltà di Lettere (Centro Servizi Culturali Santa Chiara), del valore di circa 9 milioni di euro, a cui si sono poi aggiunti finanziamenti PNRR (1 milione di euro) per l’Auditorium Santa Chiara e il Teatro Cuminetti. Il complesso edilizio si articola in diversi corpi di fabbrica che, realizzati in epoche diverse, concorrono a determinarne l’aspetto attuale. La parte principale, rappresentata dal nucleo storicamente più datato, nasce nella prima metà del XII secolo come monastero di S. Chiara in adiacenza alla chiesa di San Michele arcangelo. Dal punto di vista storico-artistico, l’edificio è in parte tutelato con vincolo diretto e in parte soggetto a tutela indiretta. Alterne vicende di utilizzo e interventi anche pesanti di modifica e ricostruzione hanno portato all’odierno aspetto architettonico e alla inaugurazione, nel 1985, della struttura come oggi la conosciamo, dotata dei due nuovi volumi per auditorium e palestra.
E’ in quest’ultimo contesto che FBK ha introdotto il progetto europeo Horizon Europe InCUBE, avviato già nel 2022, garantendo circa 2 milioni di euro per le attività innovative sopra elencate (efficientamento energetico, integrazione di fonti rinnovabili e modelli/strumenti per la digitalizzazione).