Alla fonte di ogni energia
L'eccellenza scientifica e l'impatto sociale del Centro Sustainable Energy di FBK - per l'innovazione del settore Idrogeno e per uno sviluppo tecnologico a prova di futuro.
Luigi Crema interviene al talk a tema sostenibilità promosso dall’Agenzia Ansa per il 21 aprile 2021 alle ore 12 con un focus sull’idrogeno. Il webinar, intitolato “Verde e blu: l’idrogeno e la transizione energetica in Italia”, coinvolge i principali attori industriali e istituzionali che interpretano la sfida della decarbonizzazione e degli obiettivi di sviluppo sostenibile per il Paese e su scala europea.
Sustainable Energy è il centro di FBK per la ricerca, l’innovazione e la divulgazione energetica. La sua missione è supportare lo sviluppo di soluzioni low-carbon e no-carbon verso la produzione, distribuzione e stoccaggio di energia. Soluzioni che riducano al minimo l’impatto ambientale e migliorino la resilienza climatica. Per portare avanti questa missione, il centro conduce progetti di ricerca e sviluppo nel settore energetico in collaborazione con l’industria, il mondo accademico e le istituzioni, (si pensi alla collaborazione strategica con ENEA Tech che opera nel Trasferimento tecnologico di interesse nazionale), occupando un ruolo di primo piano in associazioni nazionali e internazionali (come H2IT, l’Associazione Italiana Idrogeno e Celle a Combustibile). In questo ambito, FBK ha le competenze e le infrastrutture di ricerca per fornire supporto ai piani di sviluppo sia industriali che territoriali, e garantisce il raggiungimento dei target prestazionali.
“Come FBK ci siamo concentrati su quei temi che sono maggiormente sfidanti all’interno della transizione energetica.” – spiega Luigi Crema, direttore del Centro Sustainable Energy – Una sfida è quella delle cosiddette molecole, dove lavoriamo soprattutto sui temi legati all’idrogeno e al suo uso nell’industria pesante piuttosto che nel trasporto pesante. Un’altra sfida altrettanto importante è legata all’accumulo di energia nel contesto delle reti elettriche, nelle batterie delle prossime generazioni, rispetto al quale abbiamo un piano di sviluppo molto ambizioso.”
In questo percorso il ruolo dei centri tecnologici e di innovazione risulta determinante, per aiutare le aziende nelle specifiche necessità: comprendere il settore, costruire conoscenze e piani industriali che determinino lo sviluppo di nuovi asset industriali, mettendo in campo nuove tecnologie per il mercato.
Nella fase di accelerazione, i centri tecnologici possono fornire un supporto determinante per il successo di questa transizione trasferendo competenze, aiutando il posizionamento strategico dell’azienda nel settore, facendo comprendere quanto è possibile fare e mettere in campo nel breve – medio e lungo periodo, aiutando il percorso con azioni e strumenti specifici di co-sviluppo delle tecnologie, di joint innovation laboratories, di infrastrutture dedicate non tanto alla ricerca, ma tarate sulla dimensione della validazione tecnologica dei componenti e dei sistemi di scala reale per accelerare la messa sul mercato degli stessi.
“Lavoriamo nel contesto locale, nazionale ed europeo con tre settori specifici:” definisce Crema. “Sul tema della ricerca dei materiali per l’energia soprattutto con le università e altri centri di ricerca; sui pilastri tecnologici di idrogeno e batterie con l’industria in primis, e sul tema applicativo sull’energia territoriale soprattutto con le istituzioni”.
Tra i risultati raggiunti dal Centro Sustainable Energy di FBK spiccano ad esempio:
- la collaborazione con l’industria, per trasferire competenze e capacità nel raggiungere risultati tangibili, ad esempio il supporto a Solid Power nel processo di validazione tecnologica su moduli per produrre idrogeno a ossidi solidi, con utilizzo dell’idrogeno in modalità inversa;
- l’elaborazione di un processo di conversione dell’ammoniaca direttamente in energia elettrica e termica attraverso gli stessi moduli a ossidi solidi in modalità diretta;
- infine il supporto nel settore batterie alla newco Green Energy storage nel disegno di moduli e celle di nuova generazione.
Queste collaborazioni si collocano in una visione prospettica dell’energia che punta alla messa a terra di progetti, iniziative e soprattutto tecnologie lungo tutta la filiera del valore del settore idrogeno: produzione, logistica e trasporto, mobilità e industria, prima nei settori “hard to abate“, e quindi per tutti gli usi energetici nel medio – lungo periodo. “Questo” conclude Crema “per raggiungere tutti gli obiettivi futuri di profonda decarbonizzazione e per realizzare una società libera da emissioni carboniche entro il 2050”.