Innovare con le comunità: percorsi e strumenti per i territori rurali
Nuove risorse, sviluppate dai ricercatori e dalle ricercatrici FBK nell’ambito del progetto europeo SMART ERA, per offrire supporto ai territori rurali nell’affrontare le sfide locali e promuovere processi di innovazione digitale partecipativi.
Le aree rurali si trovano ad affrontare sfide complesse, che spaziano dall’impoverimento economico al declino demografico, e la conseguente dipendenza dai centri urbani. Le innovazioni digitali e sociali rappresentano un’opportunità concreta per invertire o mitigare queste tendenze, ma la loro efficacia dipende dalla capacità di adattarsi alle specificità dei contesti locali e di rispondere ai reali bisogni delle comunità. Per garantire la sostenibilità e un impatto tangibile e duraturo delle soluzioni tecnologiche, è essenziale un coinvolgimento attivo e consapevole delle comunità locali. In questo contesto, risulta fondamentale disporre di strumenti capaci di supportare processi di innovazione partecipata e orientata al territorio.
Il toolkit SMART ERA
Prende avvio da queste riflessioni lo sviluppo da parte dei ricercatori di FBK di un toolkit metodologico pensato per aiutare i territori rurali ad affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile. Il toolkit SMART ERA, integra sia strumenti analogici che digitali, in modo da rispondere alle diverse esigenze dei territori, e garantire la massima flessibilità d’uso.
Il toolkit è stato progettato per accompagnare le comunità rurali nell’affrontare le proprie sfide locali e promuovere un cambiamento sostenibile guidato dal basso. La ricerca si è infatti concentrata sulle specificità delle comunità rurali, in risposta alla scarsa attenzione finora riservata alle caratteristiche distintive di queste aree nella progettazione di sistemi socio-tecnici. La sua ideazione nasce dall’esigenza di includere queste specificità—come la relazione con il territorio, le dinamiche sociali di comunità, la cultura e i valori locali e il patrimonio culturale—nella definizione di percorsi di innovazione sostenibile. Alla base c’è anche il riconoscimento del valore dell’innovazione rurale come processo collaborativo, che richiede l’attivazione e l’empowerment degli attori locali per rendere l’innovazione sostenibile nel tempo.
Il toolkit è il risultato di un percorso partecipativo condotto in sei territori rurali coinvolti nel progetto europeo SMART ERA. Le regioni pilota comprendono Trentino, Tramuntana/Sóller, Northern Ostrobothnia, East Herzegovina, Šmarje-Padna e Devetaki Plateau. Il processo è iniziato raccogliendo e analizzando storie passate di innovazione in questi territori, in cui i partecipanti avevano ideato soluzioni per sfide specifiche. Sono stati analizzati i passaggi principali dei percorsi di innovazione e le barriere incontrate, individuando gli “ingredienti” che hanno favorito lo sviluppo di soluzioni efficaci. L’analisi è stata poi affinata attraverso cicli di confronto con i partecipanti e revisione della letteratura. Più di 50 persone hanno contribuito alla progettazione collaborativa del toolkit, portando competenze e visioni eterogenee. Oltre ai rappresentanti dei sei territori rurali, hanno contribuito esperti di politiche rurali, innovazione, finanziamenti, sviluppo tecnologico, valutazione territoriale, comunicazione, networking regionale.
Per la realizzazione del toolkit e per valorizzare l’idea di innovazione come processo collaborativo, è stata adottata la metafora visiva dell’alveare. Le diverse celle rappresentano gli “ingredienti” fondamentali necessari ad attivare processi di innovazione nei contesti rurali: accanto alle tecnologie digitali, gli “ingredienti” comprendono abilitatori di natura economica, giuridica, culturale e infrastrutturale, indispensabili per rendere possibile lo sviluppo di soluzioni efficaci e sostenibili nel tempo.
Il toolkit si articola in una componente analogica — composta da carte stampabili e canvas — e una componente digitale, che include una board interattiva e altri strumenti online.

Tutte le risorse sono state ideate per facilitare la collaborazione e stimolare la creatività, guidando gli stakeholder nell’identificazione dei problemi, nell’ideazione di soluzioni e nella definizione di interventi mirati. Il toolkit non solo stimola la riflessione, ma favorisce anche l’azione concreta nelle comunità locali, accompagnandole passo dopo passo nel loro percorso di cambiamento.
La parte analogica del toolkit è stata presentata alla conferenza scientifica DIS 2025 che si è tenuta dal 5 al 9 luglio a Madeira. L’articolo Filling the Hive (Riempiendo l’alveare) presenta i componenti non digitali del toolkit (ad es. i canvas) pensati come risorse per incentivare la riflessione a supporto dei processi di sviluppo rurale che vede protagoniste le comunità coinvolte, progettato per promuovere il dialogo e l’azione significativa per affrontare le sfide locali. Le risorse sono state realizzate dalle ricercatrici Chiara Leonardi, Eleonora Mencarini ed Elena Not – che fanno parte dell’unità Intelligent Interfaces and Interaction (i3) del Centro FBK Augmented Intelligence, specializzata in Human-Computer Interaction – il toolkit mira a potenziare le comunità stesse attraverso la riflessione guidata su fattori sociali, economici, tecnologici, politici e infrastrutturali. Include risorse pratiche come carte ispiratrici e domande di approfondimento per valutare bisogni e aspirazioni emergenti.
La parte digitale del toolkit e’ stata invece presentata alla conferenza scientifica GamiFIN 2025 che si è svolta a fine marzo in Finlandia ed è frutto della collaborazione tra MoDiS e i3 su SMART ERA, dal titolo “Progettazione e sviluppo di uno strumento di co-progettazione ludico per interventi nelle aree rurali”. Autori e autrici (Simone Bassanelli, Federico Bonetti, Federica Gini, Chiara Leonardi, Eleonora Mencarini, Elena Not e Annapaola Marconi) si sono concentrate/i sul co-design di uno strumento phygital per lo sviluppo sostenibile nelle aree rurali, ponendo enfasi su gamification e coinvolgimento degli Stakeholder.

In questo secondo articolo, i temi principali trattati sono la costruzione di uno strumento phygital (la combinazione di componenti fisiche e digitali per creare un toolkit di co-design che sia accessibile e inclusivo, adattabile alle diverse esigenze e contesti), la gamification (l’uso di elementi di gioco per motivare e coinvolgere gli stakeholder durante i processi di co-design, favorendo creatività, collaborazione e partecipazione attiva nel lungo termine), i pacchetti di Innovazione smart (soluzioni integrate che combinano componenti tecnologiche e non tecnologiche per affrontare le sfide delle aree rurali), il coinvolgimento multi-stakeholder (ossia l‘importanza di includere comunità locali, esperti, politici e altri attori per garantire soluzioni efficaci e accettate socialmente), la tracciabilità e visualizzazione dei progressi (integrando indicatori di avanzamento e sistemi di feedback per monitorare e documentare il processo di co-design), l’applicabilità multi-dominio (ovvero la necessità di strumenti flessibili e non specifici per un singolo dominio, in grado di adattarsi a diversi contesti e progetti) e lo scenario di utilizzo (fornendo un esempio pratico di gestione forestale per illustrare l’applicazione del toolkit).
Sperimentazione in corso e prospettive future

Attualmente il toolkit è in uso nei sei territori pilota del progetto SMART ERA, e le attività di codesign con le comunità locali vengono monitorate per analizzarne i diversi modi d’uso e appropriazione.
Per quanto riguarda le prospettive future, si prevede da una parte di ampliare e arricchire i materiali, in modo da rendere il toolkit sempre più adatto ad affrontare le grandi sfide contemporanee, come la transizione socio-ecologica; e dall’altra di condurre ulteriori test con gli utenti per validare la scalabilità, l’accessibilità e l’efficacia del toolkit nella sua versione digitale, con un focus sull’adattabilità ai dispositivi mobili.
Questi temi riflettono un approccio innovativo e collaborativo per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile nelle aree rurali, con possibilità di declinazione e applicazione anche nelle aree interne o montane a seconda delle caratteristiche e degli intenti territoriali.
A metà 2026 il progetto SMART ERA aprirà un bando di finanziamento a cascata rivolto a tutti i territori rurali europei con l’invito ad utilizzare la metodologia di design partecipato sviluppato dal progetto. Le quattro comunità che verranno selezionate beneficeranno di un finanziamento di 90.000 euro e di un programma di mentoring che include l’accompagnamento all’utilizzo del toolkit di co-design sviluppato da FBK.

Cover foto da sx a dx: Simone Bassanelli, Chiara Leonardi, Annapaola Marconi, Elena Not e Eleonora Mencarini