LT@FBK 2025: nuove voci per le tecnologie del linguaggio
Sedici talk, tredici poster e una keynote d’eccezione per esplorare temi di linguaggio, parlato, traduzione e misinformation.

La seconda edizione di LT@FBK, l’evento dedicato alle Language Technologies, si è tenuta presso la sede della Fondazione Bruno Kessler, riunendo ricercatrici e ricercatori impegnati nello sviluppo di tecnologie per il linguaggio e la comunicazione. Dopo il successo del primo appuntamento, LT@FBK 2025 ha confermato l’intento di valorizzare i risultati scientifici dei team di ricerca della Fondazione che si occupano di tecnologie legate al linguaggio e di promuovere il dialogo e la collaborazione tra le diverse unità, per incentivare e valorizzare il coinvolgimento di ricercatori e ricercatrici.
“LT@FBK nasce per creare uno spazio di condivisione e di scambio tra persone che lavorano su ambiti diversi ma complementari,” ha spiegato Alessio Brutti, responsabile dell’unità SpeechTek e Science Ambassador di FBK. “Il confronto tra esperienze e prospettive differenti è essenziale per far crescere le competenze, individuare nuove direzioni di ricerca e generare opportunità di collaborazione.”
L’edizione 2025 dell’evento è stata curata da un gruppo interdisciplinare composto da Luisa Bentivogli (Unità MT), Pietro Ferrazzi (Unità NLP), Alessio Brutti (Unità SpeechTek), Marco Guerini (Unità LanD), Camilla Casula (Unità DH), Nicolò Penzo (Unità DH – LanD e MobS) e Mauro Dragoni (Unità IDA), in rappresentanza delle diverse unità di ricerca FBK dedicate alle tecnologie del linguaggio.

Nel corso della giornata, sedici presentazioni hanno illustrato lavori scientifici pubblicati durante l’anno in conferenze internazionali di rilievo o considerati di particolare interesse per la comunità. A queste si sono aggiunti tredici poster, che hanno offerto una panoramica delle attività in corso e dei risultati ottenuti dai diversi centri di ricerca FBK. Tra i contributi presentati figurano numerosi lavori di giovani dottorande e dottorandi, ricercatrici e ricercatori, che hanno portato nuove prospettive e temi di ricerca emergenti.
La keynote talk “From everyday use to real-world impact: exploring LLMs” di Debora Nozza, Professoressa dell’Università Bocconi ed esperta di Natural Language Processing e AI fairness, ha affrontato, tra l’altro,
l’evoluzione degli usi dei modelli linguistici di grandi dimensioni, che nel tempo si sono trasformati in modi che vanno ben oltre le loro finalità originarie. Oggi, infatti, strumenti come ChatGPT vengono impiegati sempre più spesso per cercare informazioni e chiedere consigli personali, superando nella seconda metà del 2025 l’uso per la scrittura e la revisione di testi. Nella parte conclusiva del suo intervento, Nozza ha richiamato l’attenzione sui rischi etici legati a questi comportamenti, dalla tutela della privacy alla possibile dipendenza emotiva, e sulla necessità di un uso consapevole dell’intelligenza artificiale, soprattutto in ambiti sensibili come politica, salute e informazione scientifica.
Le diverse sessioni hanno offerto uno sguardo approfondito sulle sfide e le direzioni di ricerca che stanno ridefinendo il campo delle tecnologie del linguaggio. Si è parlato di bias e fairness, con esempi su come progettare modelli linguistici più equi e rappresentativi; di dialogo e chatbot, esplorando nuove soluzioni per rendere le interazioni con l’IA più naturali e contestuali; e di modelli di base per il parlato, con presentazioni dedicate a sistemi di riconoscimento e traduzione sempre più efficienti e adattabili. Un esempio di grande rilievo è il progetto FAMA, la prima famiglia di modelli open science per il riconoscimento vocale e la traduzione del parlato, sviluppata da FBK con l’obiettivo di rendere i risultati scientifici più accessibili e riutilizzabili.
Non sono mancati approfondimenti sulla misinformation, con studi su strumenti e dataset per contrastare la disinformazione linguistica e multimodale, e sui dati e benchmarking, che hanno messo in evidenza l’importanza di risorse di qualità e di metriche di valutazione solide per garantire modelli affidabili e sostenibili.
Diversi dei progetti presentati sono stati realizzati con il supporto di FAIR – Future Artificial Intelligence Research, l’iniziativa che sostiene la ricerca nazionale nel campo dell’intelligenza artificiale. Il programma FAIR ha contribuito in modo trasversale allo sviluppo di soluzioni aperte, condivisibili e orientate alla collaborazione tra istituti di ricerca, a beneficio dell’intera comunità scientifica e del settore produttivo.

Nel complesso, LT@FBK 2025 ha offerto una panoramica viva e articolata delle principali attività di ricerca in corso, mostrando come l’interazione tra competenze e prospettive diverse possa generare valore sia scientifico sia applicativo. L’evento si è confermato un momento prezioso per rafforzare la collaborazione interdisciplinare e promuovere una visione condivisa del ruolo della ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale per il linguaggio.