L’Unità 3DOM della FBK partecipa al progetto europeo 5Dculture
Saranno realizzati contenuti digitali 3D in alta qualità per l'utilizzo nel settore culturale, del turismo, e della moda
L’unità 3DOM della Fondazione Bruno Kessler guidata da Fabio Remondino partecipa al progetto 5Dculture (Deploying and demonstrating a 3D cultural heritage space) per arricchire il patrimonio culturale europeo di contenuti digitali 3D in alta qualità e favorirne il riutilizzo in settori come l’istruzione, la cultura, il turismo, la moda, nell’ottica di una sostenibilità sociale ed economica.
Il progetto, partito all’inizio di quest’anno, si concluderà a dicembre 2024 ed è finanziato nell’ambito del programma Digital Europe dell’Unione europea. Del consorzio internazionale coordinato da IN2 Digital Innovation (Germania), fanno parte: Fondazione Bruno Kessler (Italia), Europeana Foundation (Olanda), European Fashion Heritage Association (Italia), Time Machine Organisation (Austria), Connect Archaeology and Architecture in Europe (Irlanda), Inception (Italia), Stichting Centraal Museum (Olanda), Universidad de Jaén (Spagna), The Discovery Programme: Centre For Archaeology And Innovation Ireland (Irlanda), Stichting Nederlands Instituut Voor Beeld En Geluid (Olanda), ARCTUR Racunalniski inzeniring DOO (Slovenia).
“All’interno del progetto 5DCulture“, spiega Fabio Remondino, “l’unità 3D Optical Metrology (3DOM) ha soprattutto un ruolo di sviluppo di strumenti e soluzioni tecniche per facilitare l’arricchimento e il riutilizzo di modelli 3D nel settore del patrimonio culturale. Affronteremo tre diversi scenari legati al settore dei reperti archeologici, dei siti urbani storici e della moda”.
“Le nostre attività di ricerca”, sottolinea Simone Rigon, ricercatore dell’Unità 3DOM, “si concentreranno sull’avanzamento delle soluzioni realizzate dal gruppo negli ultimi anni e relative alla ricostruzione 3D, all’intelligenza artificiale e alla realtà aumentata. Queste soluzioni favoriranno l’uso e il riutilizzo dei contenuti 3D nel settore del patrimonio culturale digitale, per offrire esperienze d’uso sempre più ricche.”
“Le nostre nuove soluzioni e applicazioni”, aggiunge Elisa Mariarosaria Farella, ricercatrice dell’Unità 3DOM, “andranno a sostegno, ad esempio, del settore Fashion Heritage, con la creazione di camerini virtuali basati sulla realtà aumentata per la valorizzazione di scarpe e abiti storici. Allo stesso modo, applicheremo soluzioni di intelligenza artificiale per ricavare paesaggi urbani in 4D per scopi di turismo culturale virtuale, ricerca, istruzione e divulgazione”.