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Such a perfect (PhD) day

20 Maggio 2025

Ci sono molte ragioni per diventare dottorandi alla FBK. L'evento annuale dedicato alla nostra comunità di giovani studiosi/e è l'occasione giusta per sperimentare cosa significa farne parte. A vincere la competizione per il miglior poster è Nazanin Padkan, seguita da Vandita Shukla e Narges Takhtkeshha: un podio tutto al femminile.

FBK è un ambiente multiculturale e internazionale, con ricercatori e ricercatrici di 36 nazionalità diverse. Il programma di dottorato conta più di 180 dottorandi originari di 25 Paesi dei cinque continenti, che lavorano su temi diversi.

Il PhD Day è un evento annuale in cui gli studenti di tutti i settori si riuniscono per condividere le proprie conoscenze, fare rete ed esplorare le stimolanti ricerche in corso presso FBK.

Il 20 maggio 2025 la nostra vivace comunità di ricercatori ha celebrato ancora una volta questa occasione speciale, la prima del nuovo corso delineato dal Piano di mandato FBK e caratterizzato da una forte volontà di investire sui giovani con programmi originali quali il Talent Development Program by FBK, Poc by FBK e il progetto Ambassador.

L’evento è iniziato con tre testimonianze dalla comunità FBK che hanno dato vita a un vivace dibattito sui percorsi di carriera scientifica.

Paolo Traverso, Direttore della Pianificazione Strategica di FBK, ha rotto il ghiaccio con la sua Keynote Session: “Oltre la tesi – Trovare uno scopo nella ricerca”, motivando i giovani ricercatori a guidare il futuro attraverso le loro idee di ricerca inedite e dirompenti.

La sessione successiva, “Research Inspirations: Voices from the Field”, ha visto protagonisti Andrea Micheli, Responsabile dell’Unità di Pianificazione, Programmazione e Ottimizzazione del Centro per l’Industria Digitale di FBK, già vincitore di un ERC starting Grant assegnatogli nel 2023, con focus “La ricerca come mestiere: cosa ho imparato durante la mia esperienza di dottorato in FBK” e Annapaola Marconi, Responsabile dell’Unità Sistemi Digitali Motivazionali del Centro per la Società Digitale di FBK, con “Un viaggio personale attraverso il dottorato (e oltre): prove, trionfi e trasformazioni.”

Micheli ha condiviso le “lezioni apprese” attraversando un percorso di crescita sia personale che professionale, impegnativo ma estremamente gratificante, durante il quale ha preso forma gradualmente il suo profilo di ricercatore, dalla tesi di laurea fino al conseguimento dell’ERC starting grant e alla guida della propria unità di ricerca, costruendo continuamente una rete di collaboratori e condividendo le conoscenze col proprio mentore passo passo. Una testimonianza illuminante sul mindset necessario per fare ricerca: una tensione costante verso l’eccellenza, affinando la sensibilità per trovare il giusto equilibrio e riuscire a emergere in termini di rilevanza, affrontando una competizione dopo l’altra. “I soldi non fanno la felicità – ha aggiunto – sono molto grato a FBK perché qui ho potuto costruire il mio ambiente ideale di studio e dedicarmi ai temi che tanto mi appassionano”.

Partendo dalla sua esperienza, con temi molto diversi ed eterogenei (ad esempio l’educazione, la transizione verde e la trasformazione digitale), Marconi ha invitato i giovani ricercatori e ricercatrici a immaginare in grande, essere curiosi e adattarsi a qualsiasi cambiamento, per abbracciarlo e cogliere opportunità senza precedenti:. “FBK è un contesto ideale per un dottorato di ricerca perché si è immersi in un ambiente di ricerca internazionale stimolante e collaborativo”.

Successivamente, i e le dottorandi/e hanno preso la parola per condividere le proprie presentazioni: 3-5 minuti per spiegare ogni attività di ricerca in corso a un pubblico non specializzato.

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Il pranzo e il primo pomeriggio sono stati dedicati ad attività di networking per conoscersi e approfondire le idee di ricerca, raccogliendo preziosi feedback significativi sul lavoro di indagine in corso. Attraverso una sessione dedicata ai poster che illustrano gli studi avviati da ciascun/a dottorando/a, questi ultimi hanno potuto condividere le proprie intuizioni, ampliando la diffusione della conoscenza.

I e le partecipanti, raggruppati/e per aree tematiche, hanno trascorso un tempo dedicato alla visione dei poster e all’interazione con le autrici e gli autori, con la possibilità di votare il miglior poster, tra i 47 complessivamente disponibili.

La giornata si è conclusa celebrando il miglior poster e l’eccellenza, riconoscendo il duro lavoro e i risultati di tutte/i i/le dottorandi/e. A vincere è stato il lavoro di Nazanin Padkan (3D vision-based system for inspection and monitoring using AI methods) seguita da Vandita Shukla (Autonomous drone for wildlife conservation) e Narges Takhtkeshha (Precise and automatic forest inventory using multispectral lidar and AI): un podio tutto al femminile.

Le 3 vincitrici: Nazanin Padkan, Narges Takhtkeshha, Vandita Shukla

Infine una lavagna a disposizione dei partecipanti per tutta la giornata ha raccolto ulteriori commenti, idee o suggerimenti per eventi futuri o per migliorare il programma di dottorato stesso: un riflesso della nostra comunità che co-evolve come un’esperienza di intelligenza collettiva, cambiando giorno per giorno, tra fallimenti e successi, e prove ed errori, che sono il fulcro dell’intrigante avventura della ricerca.

“Il PhD Program della Fondazione Bruno Kessler – hanno commentato Claudia Dolci, Responsabile Progetto Speciale ‘Ricerca e Innovazione per la Scuola’) e Alessandro Dalla Torre (Responsabile People Innovation for Research) – rappresenta un investimento convinto sul valore delle nuove generazioni e sui loro straordinari talenti. Pensiamo e viviamo il PhD Day come un momento speciale; un momento in cui si desidera riconoscere il contributo ed il lavoro proposto da una nuova generazione di ricercatori ed innovatori. FBK misura la propria attrattività e mette in gioco la propria reputazione assicurando percorsi di alta formazione in un contesto di ricerca di eccellenza.
Attualmente il PhD Program coinvolge circa 180 dottorandi/e, di cui 70 hanno iniziato il loro percorso di ricerca proprio quest’anno. Oltre un terzo di questi dottorandi proviene dall’estero e sono distribuiti trasversalmente in tutti gli ambiti di ricerca della Fondazione, nelle aree AI for Health, AI for Industry, AI for Society e Sensors for AI.”


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