Prevenire lo stress nelle donne con tumore al seno: arriva ALBA, il coach virtuale
Fondazione Bruno Kessler, in collaborazione con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, coordina il progetto di ricerca ALBA, per indagare il contributo delle “terapie digitali” nella promozione del benessere psicologico e nella prevenzione dello stress nelle donne con diagnosi di tumore al seno.
Ha inizio lo studio pilota “ALBA – Un coach virtuale per promuovere il benessere psicologico e prevenire lo stress nelle donne con diagnosi di tumore al seno”: coordinato dal centro Digital Health & Wellbeing di Fondazione Bruno Kessler in collaborazione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS) della Provincia Autonoma di Trento, il progetto di ricerca nasce con l’obiettivo di sviluppare soluzioni digitali di supporto psicologico per il benessere delle pazienti con tumore al seno – nel 2023 in Italia sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi – che presentino livelli di distress lieve/moderato, fornendo loro le abilità essenziali ed efficaci per gestire lo stress correlato alla diagnosi.
“Le nuove tecnologie digitali e di intelligenza artificiale hanno il grande potenziale di poter realizzare degli assistenti digitali in grado di somministrare degli interventi psicoeducativi a bassa intensità per affrontare questo problema” afferma Stefano Forti, direttore del centro Digital Health & Wellbeing di Fondazione Bruno Kessler. “In questo contesto partirà un progetto di ricerca con l’obiettivo di esplorare la fattibilità di utilizzo di un coach virtuale, ALBA, volto alla promozione della qualità di vita e del benessere psicologico percepito e alla gestione delle situazioni di stress registrato dalle donne con diagnosi di tumore al seno”.
Il coach ALBA interagirà con le donne per sei settimane consecutive, attraverso la versione digitale di un intervento di terapia cognitivo comportamentale realizzato e validato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), denominato Self Help Plus.
L’intervento OMS è stato digitalizzato dal team di tecnologi e ricercatori FBK, con gli esperti e gli operatori sanitari di APSS (oncologi, psicologi) in collaborazione con il Collaborating Center dell’OMS del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Verona. Le pazienti, una volta alla settimana, interagiranno con il coach virtuale, attraverso dialoghi integrati anche da materiale informativo audio e video. Inoltre, saranno somministrati alcuni questionari per indagare l’esperienza d’uso ed il grado di coinvolgimento, oltre che il livello di benessere psicologico all’inizio, alla fine e a quattro mesi dalla conclusione del percorso psicoeducativo. Una volta validata la fattibilità e, in una seconda fase, l’efficacia clinica, lo stesso formato digitale renderà ALBA un servizio scalabile, erogabile ad ampio raggio.
“Crediamo che ALBA possa rappresentare un supporto prezioso alle donne con diagnosi di tumore al seno che presentino livelli di stress lievi-moderati”, spiega la dottoressa Antonella Ferro della Breast Cancer Unit dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
“ALBA è un progetto di ricerca che ha l’obiettivo di verificare la fattibilità di utilizzo di un coach virtuale per la gestione del distress nelle donne con diagnosi di carcinoma mammario. Anche in questo ambito, l’intervento precoce è molto importante, pertanto ci auguriamo che questa ricerca possa dare risultati promettenti”, specifica la dottoressa Chiara Guella, direttrice dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
ALBA sarà implementato all’interno di TreC_Arianna, l’app per smartphone che sarà disponibile gratuitamente nei prossimi mesi per le donne che rientrano nel percorso della Breast Unit, il centro multidisciplinare dell’APSS per la cura del tumore al seno. Il progetto di sistema, che rientra nelle attività di TrentinoSalute4.0 – il centro di competenza sulla sanità digitale, che vede la collaborazione della Provincia autonoma di Trento, dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e della Fondazione Bruno Kessler, è nato con l’obiettivo di supportare scelte organizzative e gestionali nel percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale delle pazienti con tumore mammario in fase precoce, favorendo una miglior comunicazione tra medico e paziente.
Oltre al tracciamento e alla raccolta di tutti gli interventi effettuati e dei dati generati dalla paziente, TreC_Arianna promuove il self-management e il patient empowerment; fornisce, inoltre, strumenti di formazione, educazione, supporto e motivazione tramite l’erogazione di materiali informativi.
Tumore della mammella in numeri
Secondo l’ultimo report “I numeri del cancro in Italia 2023” di AIOM – Associazione italiana oncologia medica, nel nostro paese nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi di tumore della mammella; il tasso di sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi è pari all’88% dei casi e la probabilità di vivere ulteriori 4 anni, condizionata al fatto di aver superato il primo anno dopo la diagnosi, è uguale al 91%. Secondo le stime del 2023, sono 834.200 le donne che vivono oggi in Italia dopo una diagnosi di tumore della mammella.
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